Dario Fo: "Siamo veramente una nazione orrenda". Antonio Di Pietro: "C'è un pericolo serio: vogliono mettere il bavaglio alla Rete e noi non lo permetteremo".
Autore: Redazione IT Tech & Social
Pubblicato il: 06/07/2011
Moltissime personalità del mondo della politica, dell'arte e del giornalismo, ma anche blogger, imprenditori e giuristi sono intervenuti ieri alla "Notte della rete" l'evento che si è svolto alla Domus talenti a Roma.
La manifestazione è stata organizzata contro la delibera dell'Agicom che oggi passerà al vaglio dell'autorità e che riguarda il diritto d'autore sul web.
Primo atto della serata è stato il minuto di silenzio con il quale si è aperta Notte della rete e il bavaglio bianco indossato da tutti i partecipanti a simboleggiare la volontà di difendere della libertà della rete.
Tra i nomi di richiamo che hanno partecipato alla manifestazione ci sono, Emma Bonino, Vincenzo Vita, Nicola D'Angelo, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Alessandro Gilioli, Peter Gomez, Giulia Innocenzi, Roberto Natale, Luca Nicotra, Flavia Perina, il Piotta, Franca Rame, Fulvio Sarzana, Marco Scialdone, Guido Scorza, Mauro Vergari, Carlo Verna, Vittorio Zambardino. Ma è il premio nobel Dario Fo a fare la dichiarazione più forte circa la situazione attuale dell'Italia dicendo
"Siamo veramente una nazione orrenda - ha detto Dario Fo, intervenendo in collegamento - dobbiamo darci da fare in un modo accanito, anche essere triviali nel nostro risentimento. Dobbiamo muoverci con una aggressività a loro pari. Siamo veramente scocciati, non possono permettersi in ogni momento gabole oscene per far cancellare tutto. Dobbiamo farci capire e far intendere che siamo scocciati al limite e che così non si va avanti".
La diretta dell'evento era in streaming su 100 blog, siti internet e testate giornalistiche on line, e a pochi minuti dall'inizio i collegamenti a questi siti erano già più di 15 mila
"La libertà di Rete è ossigeno vitale per le nostre democrazie", ha dichiarato Pierluigi Bersani in un messaggio alla Notte della Rete. "Chiediamo con forza che venga fugato ogni dubbio che il varo imminente della nuova disciplina sul diritto d'autore in relazione alle tecnologie dei nuovi media da parte dell'Agcom - ha continuato - possa interferire in alcun modo con la libertà di espressione dei cittadini della Rete. Per questo ho chiesto e ribadisco oggi che l'Agcom si fermi e consenta una riflessione più ampia. La democrazia italiana non può permettersi bavagli di alcun genere e vigileremo su tentativi diretti o surrettizi di introdurli".
Stessi toni decisi anche quelli usati da Antonio Di Pietro, leader dell'IdV che dice: "C'è un pericolo serio - ha affermato nel suo intervento alla manifestazione - vogliono mettere il bavaglio alla Rete e noi non lo permetteremo. Sul web il giudice vero è il cittadino che deve avere a disposizione tutte le opinioni e deve conoscere tutte le informazioni per poi farsi un'idea. E' una questione di democrazia. Credo che la Rete, che è l'ultimo baluardo in difesa della libertà d'informazione, non possa essere fermata. Occorre vigilare perchà© il regime al tramonto è ancora più pericoloso".
Emma Bonino, poi ha chiesto a chiare lettere di "tornare alla minima prassi del contraddittorio, al conoscere prima di deliberare, a partire da questo settore. L'Agcom si prenda del tempo per pensare. Non c'à© fretta per approvare questo regolamento e credo che non sia compito dell'Autorità ma del Parlamento".
Anche Futuro e Libertà ha aderito "convintamente a questa iniziativa e raccoglie la proposta di una moratoria sul diritto d'autore in Parlamento", come ha dichiarrato Flavia Perina nel suo intervento alla manifestazione. "Non è la prima volta - ha aggiunto l'esponente Fli - che questa maggioranza si produce in un'aggressione delle Rete in Italia. Internet è un nuovo spazio pubblico di dibattito, nella Rete non ci sono 'padroni'.
Il web è visto come un nemico da chi è nemico dello spazio pubblico. E la mobilitazione referendaria ha dimostrato quale valore ha questo spazio pubblico".