Sono state perquisite più di 30 persone nel corso dell'operazione Secure Italy: fra i tre denunciati anche il presunto capo della cellula italiana del gruppo.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Pubblicato il: 06/07/2011
La Polizia Postale è riuscita ad individuare i vertici della cellula italiana di Anonymous.
Secure Italy, questo il nome dell'operazione è stata condotta dagli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico (CNAIPIC) della Polizia delle Comunicazioni coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, ha coinvolto 32 persone tra l'Italia e la Svizzera, in questo caso con la collaborazione della Polizia Ticinese. Finora sono stati denunciati in 3.
Tra i denunciati ci sarebbe anche un 26enne italiano ma residente in Svizzera identificato come la mente pensante degli Anonymous italiani. In rete il suo nick che, contrariamente a quanto detto inizialmente, non ha nulla a che vedere con il suo vero nome, sarebbe phre.
La polizia elvetica avrebbe fatto irruzione a casa sua all'alba perquisendo le macchine dalle quali secondo le indagini sarebbero partiti gli attacchi di cyber terrorismo. In totale le persone coinvolte nell'operazione sarebbero 36, tra cui alcuni minorenni, e tutti legati a vario titolo agli attacchi che sono stati sferrati ultimamente contro i principali siti istituzionali italiani (Palazzo Chigi, Eni, Finmeccanica ecc.).
Per i coinvolti nella vicenda il rischio sarebbe quello di una causa civile intentata dalle vittime.