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L'Agcom approva il provvedimento, ecco quello che c'è da sapere

L'Agocom ha approvato la discussa norma sul diritto d'autore in rete. Ecco un estratto del comunicato ufficiale per conoscerne tutte le novità .

Autore: Redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 07/07/2011

Il Consiglio dell'Autorità  per le Garanzie nelle comunicazioni, presieduto da Corrado Calabrò, ha approvato con 7 voti a favore, un astenuto e uno contrario uno "schema di regolamento in materia di tutela del diritto d'autore sulle reti di comunicazione elettronica".
Il provvedimento sarà  sottoposto a consultazione pubblica, della durata di 60 giorni dalla sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, con l'obiettivo di acquisire tutte le proposte e le osservazioni dei soggetti interessati e di consentire così un'occasione aggiuntiva di confronto puntuale sul testo.
Lo schema del provvedimento si divide in due parti.

La prima è relativa alle misure da sviluppare per favorire l'offerta legale e la promozione effettiva dell'accesso ai contenuti da parte degli utenti, per promuovere l'offerta legale tramite l'individuazione di misure di sostegno allo sviluppo dei contenuti digitali e delle soluzioni idonee alla riduzione delle barriere normative; elaborare codici di condotta dei gestori dei siti e dei fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici; promuovere accordi tra produttori e distributori per la riduzione delle finestre di distribuzione, e la messa a disposizione di contenuti con modalità  di acquisto semplificate e a costi contenuti; promuovere accordi tra operatori volti a semplificare la filiera di distribuzione dei contenuti digitali relativi alle nuove modalità  di sfruttamento favorendo l'accesso ai contenuti premium; individuare criteri e procedure per l'adozione di accordi collettivi di licenza; realizzare campagne di educazione alla legalità  nella fruizione dei contenuti; monitorare i miglioramenti della qualità  e le riduzioni dei prezzi dell'offerta legale di contenuti digitali.
Tali obiettivi saranno perseguiti anche attraverso l'istituzione presso l'Autorità  di un Tavolo tecnico al quale saranno invitati a partecipare tutte le categorie interessate e le associazioni di consumatori e utenti.

La seconda parte dello schema di regolamento contiene una serie di misure a tutela del diritto d'autore e si articola in due fasi: una relativa al procedimento dinanzi al gestore del sito, la seconda al procedimento dinanzi all'Autorità .
Nella prima fase, se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro 4 giorni, accogliendo la richiesta rivoltagli (notice and take down).
Nella seconda fase, qualora l'esito della procedura di notice and take down non risulti soddisfacente per una delle parti, questa potrà  rivolgersi all'Autorità , la quale, a seguito di un trasparente contraddittorio della durata di 10 giorni, potrà  impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata.
La procedura è un'alternativa ma non sostituisce la via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti. Inoltre, come tutti i provvedimenti dell'Agcom, anche le decisioni in materia di diritto d'autore potranno essere impugnate dinanzi al TAR del Lazio.
La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use): i siti non aventi finalità  commerciale o scopo di lucro; l'esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione; l'uso didattico e scientifico; la riproduzione parziale, per quantità  e qualità , del contenuto rispetto all'opera integrale che non noccia alla valorizzazione commerciale di questa.
La procedura non prevede alcuna misura di inibizione dell'accesso a siti internet.

Il provvedimento definitivo è quindi stato mitigato rispetto a quello originario e di certo sulla decisione di fare un passo in dietro da parte dell'Agcom è stata decisiva la grande mobilitazione da parte degli utenti di internet che hanno protestato con forza nei confronti di una serie di norme che avrebbero potuto porre in essere una grave limitazione delle libertà  online.
Ora bisognerà  vedere se agli internauti questi "aggiustamenti" da parte dell'Agcom sono ritenuti sufficienti, oppure le proteste continueranno.
 



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