Il sindaco di Firenze Matteo Renzi vede i suoi impiegati come dei Fantozzi e vorrebbe che si lavorasse come nella sede di Google.
Autore: Redazione It Tech & Social
Pubblicato il: 19/07/2011
Il Sindaco di Firenze Matteo Renzi ha un'idea del lavoro completamente diversa da quella dei suoi dipendenti comunali. Una recente battuta sul modo di fare dei lavoratori della pubblica amministrazione però ha teso i già freddini rapporti con il sindacato .
Il giovane sindaco infatti ha paragonato i suoi collaboratori al più celebre e sfortunato impiegato della filmografia italiana: il ragionier Ugo Fantozzi. Nelle intenzioni di Renzi però non c'era la volontà di offendere nessuno anche se i sindacati, che lui reputa "l'organizzazione più lontana dalla sua generazione", non l'hanno presa proprio a ridere.
La spiegazione dell'insolito accostamento sta nel fatto che il suo modello di lavoro sia quello di Google e non quello di una fila di impiegati già pronti davanti alla postazione del cartellino pronti a timbrare già un quarto d'ora prima. Renzi racconta la sua esperienza a Mountain View dove ha visto all'opera Larry Page e Sergey Brin con uno stile e un ambiente di lavoro completamente diverso dal nostro con tavoli da ping pong e pareti da arrampicata per i momenti di relax. "àˆ questa- dice Renzi- la metodologia di lavoro che vorrei importare nel comune di Firenze. Invece mi ritrovo coi dipendenti che timbrano alle 14 e già un quarto d'ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire" e "chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento".
Ma Renzi ci tiene anche a fare una precisazione e cioè "Io non denigro i dipendenti comunali. Dico solo che chi ha la fortuna di lavorare in enti pubblici deve fare bene il proprio incarico, alla luce dei problemi economici che attraversa il nostro Paese. Oggi come oggi - prosegue - ci sono tanti cassintegrati e molte persone che hanno perso il proprio lavoro. Per questo ho detto e continuerò a esortare chi ha un'occupazione garantita come quella comunale o negli enti pubblici a comportarsi in maniera responsabile. Siccome ce ne sono molti che lo fanno, vorrei che fossero tutti a farlo al 100% delle loro possibilità ".