Secondo uno studio condotto da GfK, il download non è più il modo preferito di usufruire della musica online: infatti YouTube, Dailymotion, Deezer Spotify e hanno fatto decollare il settore dello streaming.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Pubblicato il: 19/07/2011
La musica in "streaming", ossia l'ascolto delle canzoni direttamente online senza effettuare alcun dowload, va sempre più diffondendosi tanto che ormai rappresenta oltre la metà degli ascolti su Internet.
I dati di questa tendenza sono desunti dal barometro GfK che ha analizzato le abitudini digitali dei francesi, anche se il discorso riguarda più o meno allo stesso modo tutti i paesi occidentali.
Secondo la ricerca, distribuito tra l'altro dalla AFP, durante l'ultimo trimestre del 2011, lo streaming ha sostituito il download nelle abitudini degli internauti: ormai sono ben il 51% degli ascoltatori di musica a preferire l'ascolto online rispetto al download.
Questo risultato è stato determinato soprattutto dalla forte diffusione di piattaforme video come YouTube e Dailymotion, e da siti come Deezer e Spotify. E anche le web radio hanno contribuito al successo.
Tra l'altro, il fatto di ascoltare musica attraverso questi siti, ha anche ha fatto calare il download illegale.
Tuttavia lo streaming gratuito potrebbe avere vita breve, in quando già alcuni importanti siti hanno già limitato l'ascolto gratuito. Spotify ad esempio ha deciso di abbassare l'uso gratuito del sito a 10 ore al mese invece delle 20 precedenti. E inoltre la stessa canzone potrà essere ascoltata solo cinque volte (in precedenza senza limiti).
Anche Deezer ha deciso di limitare a cinque ore al mese l'ascolto gratuito. "Oggi, purtroppo non possiamo più permetterci di continuare ad investire in un ascolto libero e illimitato, in quanto le aspettative di artisti, scrittori e case discografiche sono in continua crescita. Ogni anno dobbiamo riuscire a trovare un nuovo equilibrio con tutti questi attori: è l'unico modo per continuare ad offrire un streaming libero e legale", ha sostenuto un portavoce di Deezer.
Purtroppo il futuro si presenta con nuvole grigie all'orizzonte se consideriamo i dati di GfK che ci dicono che i siti più utilizzati sono quelli gratuiti, che coinvolgono il 61% degli appassionati di musica. E solo l'11% degli utenti sarebbe disposto a pagare per ascoltare le proprie canzoni preferite.