Un'indagine di Yahoo! svela le abitudini degli italiani e la loro propensione all'utilizzo di acronimi ed emoticon.
Autore: Redazione IT Tech & Social
Pubblicato il: 28/07/2011
E' sempre più comune l'utilizzo di abbreviazioni ed emoticon in mail, sms o negli status sui social network; e se spesso risultano più simili a una targa che non a un messaggio, nella comunicazione moderna sono per molte persone a condividere saluti ed emozioni in questo modo.
Sull'uso di abbreviazioni ed emoticon ha indagato un recente studio di Yahoo! che ha chiesto agli utenti quale sia il mood rispetto al loro utilizzo nella comunicazione.
LOL Laughing Out Loud o Lots Of Laughs ("sto ridendo sonoramente", "un sacco di risate") è uno degli acronimi più diffusi. ROTLF dall'inglese Rolling On The Floor Laughing che tradotto significa "sto rotolando per terra dal ridere" pare sia invece l'acronimo meno utilizzato, solo il 5.9% ne conferma l'uso mentre ben il 41,5% si dichiara annoiato dal suo impiego.
Enorme successo tra i giovani invece per la faccina stupita :-O, il 57,9 % dei ragazzi compresi tra i 16/24 anni la impiega abitualmente.
Grande differenza di utilizzo tra uomini e donne compare soprattutto nell'utilizzo dell'emoticon che indica grande felicità :-D infatti, se ben il 44,8% degli uomini dichiara di utilizzarla, per le donne la percentuale si riduce drasticamente al 29,5%.
I guardiani della lingua italiana e gli appassionati dell'Accademia della Crusca possono però dormire sonni tranquilli, infatti solo il 7,5% degli intervistati dichiara di usare questi slang tutte le volte che parla o scrive mentre il 40,3% dichiara di non usarlo mai, media che però scende drasticamente al 10,9 % se consideriamo i ragazzi di età compresa tra il 16 e i 24 anni.
Insomma, i tempi cambiano e i giovani sembrano essere i più ricettivi all'evoluzione del linguaggio e alla sua capacità di adattarsi alla velocità della rete.
Ciò non vuol dire che si voglia rinunciare alla forma, infatti rimane costante l'interesse degli utenti a esprimersi nel modo più accurato possibile. Il 34,4% degli intervistati crede che l'utilizzo degli slang sia dannoso per la nostra bella lingua e solo il 7,7% degli interessati si dichiara completamente d'accordo nel considerare gli slang come un'evoluzione del linguaggio, utilizzandoli senza problemi.