Nell'ambito del caso Tenenbaum torna all'attacco la RIAA: l'industria statunitense del disco intende chiedere allo studente l'esorbitante cifra di 675mila dollari per i 30 brani scaricati in modalità P2P.
Autore: Chiara Bernasconi
Pubblicato il: 20/09/2011
Vi ricordate di Joel Tenenbaum, il giovane americano che aveva scaricato 30 brani musicali mediante il software P2P Kazaa?
I legali della RIAA, l'industria statunitense del disco, starebbero pensando di tornare all'attacco e di chiedere allo studente di sborsare la cifra di 675mila dollari, ossia circa 22500 dollari a canzone.
Secondo la RIAA, le considerazioni del giudice Nancy Gertner, che nel luglio 2010 aveva stabilito che 67500 dollari fossero più che sufficienti, sono state troppo precipitose.
E la corte d'appello di Boston è d'accordo con la RIAA., sottolineando come la Gertner abbia velocizzato in maniera eccessiva le procedure.
Ora non resta che vedere se RIAA porterà avanti l'attacco o accetterà la riduzione.