Nel corso di un'udienza davanti alla commissione Giustizia del Senato Americano, Eric Schmidt ha difeso Google, accusato di abuso di posizione dominante.
Autore: Chiara Bernasconi
Pubblicato il: 22/09/2011
Il presidente ed ex-amministratore delegato di Google, Eric Schmidt, in un'udienza davanti alla commissione Giustizia del Senato Americano, ha difeso il comportamento di Big G, accusato da Yelp e Nextag di abuso di posizione dominante.
Il presidente della commissione Giustizia Herb Kohl ha dichiarato: "Con i motori di ricerca divenuti sempre più parte integrante del commercio online, Google è diventato ancora più dominante e potente, e sembra che il suo obiettivo aziendale potrebbe essere stato modificato. Le recenti acquisizioni hanno trasformato l'azienda da semplice motore di ricerca a conglomerato internet. Ci si chiede se non c'è un conflitto d'interesse che minaccia la concorrenza".
Per Yelp e Nextag, aziende rivali del Colosso di Mountain View nel settore del commercio online, "Google non gioca secondo le regole".
Schmidt si è però difeso da tali accuse affermando che l'obiettivo di Google rimane comunque sempre quello di orientare gli utenti verso l'informazione più utile e ha poi aggiunto: "Google non è Microsoft, abbiamo imparato la lezione", facendo chiaro riferimento agli anni Novanta, quando il colosso di Redmond aveva una posizione di dominio nel Mondo IT e sembrava utilizzare anche pratiche anticoncorrenziali.
Nel frattempo, la Federal Trade Commission ha aperto un'inchiesta volta ad accertare se Big G stia abusando del suo dominio tra i motori di ricerca.
Schmidt ha però avanzato una richiesta affinchà© tale inchiesta possa essere equa così da permettere al Colosso di Mountain View di continuare a creare nuovi posti di lavoro e prodotti utili agli utenti.