Il Congresso degli Stati Uniti chiede maggiore chiarezza ad Amazon per via del browser Silk, ritenuto una possibile minaccia per la privacy.
Autore: Chiara Bernasconi
Pubblicato il: 18/10/2011
Il browser di Amazon, Silk, è finito nel mirino del Congresso degli Stati Uniti: quest'ultimo, infatti, intende ricevere da Amazon maggiori informazioni circa la privacy degli utenti.
Silk è un browser che sfrutta il cloud computing per ridurre i tempi di attesa durante il caricamento delle pagine fornite opportunamente in base al dispositivo che si sta usando: sembrerebbe che sia stata proprio questa caratteristica ad aver attirato l'attenzione delle autorità americane che temono possibili violazioni della privacy degli utenti.
Se una apposita funzionalità dovesse infatti essere attiva, Silk effettua una richiesta ai server EC2 di Amazon attraverso i quali vengono filtrate le pagine visitate: per il network di Amazon passano tutte le richieste di caricamento di una pagina web effettuata mediante tablet Fire.
Come ultimo scopo, la società ha quello di garantire a ogni utente una navigazione rapida sui propri dispositivi mobili, eliminando il superfluo e ottimizzando per un contesto di tipo tablet.
Ma il Congresso degli Stati Uniti ha intenzione di fare chiarezza sulla vicenda temendo per la privacy degli americani, poichà© il passaggio attraverso i server del gruppo implica la possibilità di tracciare tutte le attività compiute dagli utenti.
Amazon dovrà perciò dimostrare la positività e le buone intenzioni del proprio progetto dinanzi al Congresso giustificando e motivando le proprie scelte.