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Il computer del futuro è made in Italy

Brevettato il dispositivo che permetterà il passaggio delle informazioni quantistiche nei pc del futuro. La scoperta è stata realizzata da ricercatori dell'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifn-Cnr), La Sapienza Università di Roma e Politecnico di Milano.

Autore: Redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 30/11/2011

il-computer-del-futuro-e-made-in-italy-1.jpgSi chiama Cnot ed è il cuore dell'informazione quantistica, la porta logica del computer del futuro che per funzionare userà  i fotoni, cioè la luce invece degli elettroni.
A realizzarla una collaborazione fra l'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifn-Cnr), il gruppo di ottica quantistica della Sapienza e il Politecnico di Milano. 
Il dispositivo, di cui è stato depositato il brevetto, è costituito da un chip di vetro delle dimensioni di un paio di centimetri sul quale viene scritto un circuito integrato che guida la luce rendendo possibile il passaggio dei quanti di informazione quantistica (qu-bit).
La fabbricazione della porta logica nel vetro è stata realizzata grazie a una tecnica innovativa che utilizza impulsi laser di brevissima durata (circa 100 milionesimi di miliardesimi di secondo) come "penna ottica" per scrivere direttamente nel chip i circuiti ottici necessari per l'elaborazione dei qubit. 
"Questa sofisticata tecnologia - afferma Roberto Osellame, primo ricercatore dell'Ifn-Cnr - permette di realizzare circuiti ottici a sviluppo tridimensionale, non ottenibili con altre tecnologie, che consentono di implementare architetture innovative e di integrare in un singolo dispositivo sistemi di complessità  sempre maggiore".
Viene così realizzato un componente essenziale e miniaturizzato dell'hardware dei futuri computer quantistici, che saranno caratterizzati dalla capacità  di effettuare con grande velocità  di calcolo operazioni di complessità  inaccessibile ai computer classici. 
"La manipolazione dell'informazione quantistica attraverso i fotoni - afferma Paolo Mataloni, docente di ottica quantistica alla Sapienza - rappresenta un'importante sfida tecnologica poichà© richiede la capacità  di controllare ciascun sistema quantistico con estrema precisione. A questo scopo sono necessari sistemi ottici di crescente complessità , formati da un grande numero di interferometri, che rappresentano l'elemento base della tecnologia ottica. L'uso di sistemi miniaturizzati integrati in guida d'onda permette di lavorare con perfetta stabilità  di fase, con un enorme vantaggio rispetto ai sistemi tradizionali basati su specchi e altri elementi ottici convenzionali". 
"Utilizzando la tecnologia integrata - sostiene Fabio Sciarrino del team di ricerca e docente di Informazione quantistica - abbiamo molto recentemente studiato il moto di due particelle, bosoni o fermioni, in un reticolo: un fenomeno denominato 'quantum walk'. Questo è un primo passo verso scenari più complessi, il nostro obiettivo è quello di investigare entro pochi anni problemi che non siano simulabili con un computer di tipo classico".
Lo studio sarà  pubblicato sulla rivista Nature Communications



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