Il
Governo Monti ha inserito nel decreto "Semplificazioni" alcune misure volte a rilanciare
l'Agenda Digitale. Nello specifico si tratterebbe di una sorta di "cabina di regia" coordinata da
Governo, Regioni, Enti Locali e Authority per
sovraintendere ai progetti nazionali e regionali in materia.
Il presidente di
Confindustria Digitale,
Stefano Parisi, ha così dichiarato: "Con il decreto semplificazione, lo sviluppo dell'economia digitale è finalmente entrato anche in Italia a far parte delle
priorità dell'agenda di governo" aprendo "concretamente la strada ad una stagione di
cambiamenti per l'Italia sulla
valorizzazione delle tecnologie digitali e del
web come chiave strategica per affrontare i problemi di
crescita, competitività e produttività ".
Le aree in cui si interverrà sono quattro:
Banda larga, Open data, Cloud e Smart communities.
Occorre innanzitutto ricordare che
3,5 milioni di italiani soffrono il Digital Divide, mentre
più di 3000 località denunciano una mancanza di infrastrutture tecnologiche e immateriali al servizio delle comunità intelligenti.
Gli Open Data sono utili a creare trasparenza e ad aumentare la partecipazione diretta dei cittadini al processo decisionale, per creare un'economia dei dati aperti.
Il
Cloud-computing sarà utile a promuovere la de-materializzazione e la condivisione dei dati tra le pubbliche amministrazioni, mentre nelle
smart community i cybernauti
avranno la possibilità di confrontarsi, discutere e proporre idee in spazi virtuali creati ad hoc.
Corrado Calabrò, presidente dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha così commentato: "Con il decreto semplificazione, lo sviluppo dell'economia digitale è finalmente entrato anche in Italia a far parte delle priorità dell'agenda di governo".
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