La
Corte di Giustizia dell'Unione Europea, intervenendo in una vicenda originata dalla società belga che tutela le opere protette da diritto d'autore (
SABAM), ha bocciato l'imposizione dei filtri che impediscono l'utilizzo illecito di file musicali o audiovisivi ai gestori delle reti.
Nella sentenza nella
causa C 360/10 (Belgische Vereniging van Auteurs, Componisten en Uitgevers contro
Netlog NV) la Corte ha precisato che tale obbligo di filtraggio non rispetterebbe "il divieto di imporre a detto gestore un obbligo generale di sorveglianza, nà© l'esigenza di garantire il giusto equilibrio tra la tutela del diritto d'autore, da un lato, e la libertà d'impresa, il diritto alla protezione dei dati personali e la libertà di ricevere o comunicare informazioni, dall'altro".
Proprio per questo motivo "il gestore di una rete sociale in linea non può essere costretto a predisporre un sistema di filtraggio generale, riguardante tutti i suoi utenti, per prevenire l'utilizzo illecito di opere musicali e audiovisive".
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