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Anonymous attacca il sito della Santa Sede

Il portale web della Santa Sede è stato attaccato dal celebre gruppo di hacker Anonymous. Il Vaticano è al lavoro per risolvere il problema.

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 07/03/2012

Il gruppo di hacker Anonymous ha attaccato il portale web istituzionale della Santa Sede.
In un comunicato presente su un sito collegato con Anonymous è possibile leggere quanto segue: "Oggi Anonymous ha deciso di porre sotto assedio il vostro sito in risposta alle dottrine, alle liturgie ed ai precetti assurdi ed anacronistici che la vostra organizzazione a scopo di lucro (chiesa apostolica romana) propaga e diffonde nel mondo intero".
Dal Vaticano non è giunto alcun commento per ora, se non la frase "si tratta di un problema tecnico in via di risoluzione".
Sul blog ufficiale di Anonymous compaiono alcune accuse per il Vaticano: "avete bruciato testi di immenso pregio storico e letterario, barbaramente giustiziato i vostri più accaniti detrattori e critici nel corso dei secoli, negato teorie universalmente ritenute valide o plausibili, indotto sprovveduti a pagare per ottenere l'accesso al paradiso con la vendita di indulgenze". E ancora: "Vi siete resi responsabili della riduzione in schiavitù di intere popolazioni, usando come pretesto la vostra missione di evangelizzazione e la diffusione della fede cristiana nel mondo. In tempi più recenti avete avuto un ruolo significativo nell'aiutare criminali di guerra nazisti a trovare rifugio in paesi esteri ed a sottrarsi alla giustizia internazionale".
Vi è inoltre un accenno allo scandalo della pedofilia: "Permettete che quotidianamente molti degli appartenenti al clero si rendano responsabili di molestie verso bambini, coprendoli se i fatti divengono di dominio pubblico". Sulla pagina vi sono inoltre accuse circa "le quotidiane ingerenze nella vita pubblica politica e sociale".
La rivendicazione di Anonymous si conclude così: "Siete retrogradi, uno degli ultimi baluardi di un epoca fortunatamente passata, e destinata non ripetersi. Ci auguriamo vivamente che i Patti Lateranensi vengano infine in un futuro prossimo rivisti e che veniate relegati a ciò che siete... una reliquia dei tempi che furono".
Gli hacker fanno però sapere che l'attacco contro il sito del Vaticano non vuole essere un attacco verso la religione cristiana e i fedeli, ma contro "la corrotta Chiesa Romana Apostolica e tutte le sue emanazioni".

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