Secondo lo studio "
The 4,2 trillion opportunity: The Internet Economy in the G-20", condotto dal
Boston Consulting Group per valutare l'impatto che ha l'economia del web sui Paesi del G20,
nel 2016 la net economy varrà 4,2 milioni di miliardi di dollari.
Dall'indagine emerge inoltre che tra 4 anni vi saranno
3 miliardi di utenti internet in tutto il Mondo, contro gli 1,9 miliardi del 2010.
Il Paese nel quale la net economy incide maggiormente sul PIL è il
Regno Unito (12,4% del PIL), seguito da
Corea del Sud (8%),
Paesi dell'UE27 (5,7%),
Stati Uniti (5,4%),
Canada (3,6%) e
Francia (3,4%).
Argentina e India avranno uno sviluppo rispettivamente del 24% e del 23% l'anno, mentre Italia e Regno Unito registreranno un incremento del 12% e dell'11%.
Tale crescita è dovuta principalmente a due tendenze di fondo: l'
accesso alla rete dai dispositivi mobili e il proliferare dei social network.
Lo studio prevede che dal 2016, quattro connessioni su cinque proverranno dai device mobili e circa l'80% degli utenti dei Paesi sviluppati e in via di sviluppo aderirà a una rete sociale.
Uno degli autori del rapporto,
Paul Zwillenberg, ha dichiarato: "Incoraggiando le aziende a mettersi su internet, i Paesi possono migliorare le loro prospettive in termini di crescita e concorrenza".
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