L'
Unione Europea sarebbe
pronta a riaprire l'indagine nei confronti del celebre servizio di Google Street View, inizialmente aperta nel 2008.
Il servizio di mappatura di Mountain View, infatti, insieme alle fotografie di strade e alla localizzazione delle reti wifi aperte,
potrebbe aver raccolto anche ulteriori dati, come anche alcune
informazioni ottenute dalle reti aperte.
Nello specifico,
Jacob Kohnstamm, garante della privacy olandese e presidente del panel europeo dedicato alla privacy, ha dichiarato di voler ritornare in pista
dopo la pubblicazione di alcuni documenti da parte della Federal Communications Commission: da essi si evince che
i vertici di Big G sapessero dell'iniziativa di un ingegnere volta a raccogliere i dati personali degli utenti attraverso reti aperte.
Kohnstamm ha dichiarato quanto segue: "àˆ ora che le autorità per la privacy di tutto il Mondo lavorino insieme per far sì che l'azienda si assuma le sue responsabilità ".
Dal canto loro, i
garanti della privacy di Francia e Germania si sono dichiarati disponibili a riaprire il caso.
In base alle indagini effettuate negli Stati Uniti,
Google non avrebbe comunque violato alcuna legge, ma dovrà in ogni caso
pagare una multa pari a 25mila dollari per aver deliberatamente
impedito e ritardato le indagini sulla raccolta dati.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.