Molti
follower su Twitter o "
Mi piace" su
Facebook relativi alle aziende, in realtà sono finti: si tratterebbe del risultato di un
processo di compravendita che vede le aziende stesse pagare per acquistare i propri fan.
Tale fenomeno, secondo quanto affermato dall'imprenditore digitale
Marco Camisani Calzolari che ha realizzato uno studio a riguardo,
interesserebbe l'80% dei fan e dei follower.
La compravendita porterebbe benefici in particolare ai grandi marchi che possono così aumentare i consensi degli utenti del web in maniera notevole.
Dalla ricerca di Camisani Calzolari emerge inoltre che
a comprare "Mi piace" o follower sono anche politici e singoli utenti desiderosi di mettersi in mostra.Ma come si fa ad acquistare "Mi piace" o follower?
Camisani Calzolari spiega che
occorre distinguere quelli creati da un bot (quindi finti)
e quelli di persone iscritte realmente che entrano a far parte di un programma di affiliazione. Diverse web agency seguono questa linea, configurando una sorta di "mercato nero" della compravendita di fan o di follower, acquistabili per altro a prezzi non troppo elevati.
A tal proposito, l'imprenditore ha così dichiarato: "
Ho pagato 20 dollari per ottenere 50mila follower su Twitter e 30 dollari per avere 6mila like sulla mia pagina Facebook".
Esiste anche il
discorso delle identità inesistenti:
Seoclerks.com è il sito di riferimento per tutti i coloro i quali volessero
comprare profili inventati. Il portale offre inoltre link volti ad aumentare l'indicizzazione dei siti.
Per Camisani Calzolari si tratta di un vero e proprio "mercato nero, che altera il valore delle sponsorizzazioni e della comunicazione in rete: è ora di dire basta".
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