Secondo uno studio pubblicato dalla
Boston Universty School of Law, il costo per le aziende rappresentato dal
patent trolling, cioè della pratica di acquistare brevetti in massa senza alcuno scopo produttivo, ma solo per "fare cassa" facendo causa ad altre aziende, si è
quadruplicato negli ultimi cinque anni.
Nel solo
2011, infatti, le spese imposte alle aziende da questa discutibile pratica hanno ammontato a
29 miliardi di dollari.
Lo studio rivela anche che a essere più colpite sono spesso le
piccole aziende, dato che i troll ritengono più sicuro puntare su molti bersagli e accontentarsi di piccole cifre piuttosto che prendere di mira i colossi del settore.
Gli autori arrivano alla conclusione che la
legislazione statunitense sui brevetti sia inadeguata, che
troppi brevetti stiano inquinando il settore, e che sia necessario
rendere più difficoltosa l'acquisizione di nuovi brevetti.
Lo studio smentisce anche la tesi dei troll, secondo cui la loro azione porterebbe a
remunerare maggiormente gli
inventori: solo il 21% delle cifre sborsate per i brevetti va agli autori degli stessi.
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