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Si chiama GEO il nuovo UPS di Chloride

Chloride ha presentato GEO, un UPS in grado di assicurare la continuità  dell'alimentazione elettrica, ma anche di regolare l'intensità  delle sorgenti luminose.

Autore: Redazione Technology

Pubblicato il: 24/06/2008

Chloride ha annunciato un'innovazione particolarmente indicata per gallerie stradali, parcheggi, centri commerciali, impianti sportivi, monumenti e luoghi pubblici. In nuovo UPS GEO, infatti, oltre alle classiche funzionalità  di gruppo di continuità  integra anche un sistema di regolazione dei flussi luminosi.
L'input è arrivato dalle "Linee Guida" ANAS per la progettazione della sicurezza nelle gallerie stradali, finalizzate anche al risparmio energetico, dato dall'utilizzo di un solo dispositivo anzichà© diversi. Chloride ha realizzato una soluzione ad hoc: il nuovo UPS da 10 a 60 kVA, che oltre ad assicurare una costante alimentazione ai dispositivi elettrici in caso di interruzioni di corrente, è in grado di regolare il flusso luminoso, per ottenere sempre il miglior livello illuminotecnico. La Ricerca&Sviluppo di Chloride ha progettato un sistema che integra un gruppo statico di continuità  trifase, un inverter a IGBT basato su microprocessore e l'interfaccia LCS (Light Control System) capace di modulare la tensione e quindi di regolare il flusso a seconda delle necessità  e senza bisogno di apparecchi aggiuntivi. Chiave dell'integrazione è la tecnologia Chloride per il controllo vettoriale digitale, grazie alla quale l'inverter riesce a rimanere sincronizzato alla linea di alimentazione di riserva anche quando questa risulta essere particolarmente distorta. Ciò implica, da un lato, che il regolatore riesce a fornire un'alimentazione stabile nel tempo e, dall'altro, che non risulta influenzata da particolari condizioni esterne. La tecnologia usata da GEO permette di avere un fattore di potenza superiore a 0,95 ed un basso contenuto armonico reiettato, per cui non risulta necessario alcun filtraggio di armoniche a monte dell'UPS. Inoltre vi è la piena compatibilità  con l'utilizzo di un gruppo elettrogeno senza sovradimensionamenti dell'alternatore stesso.






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