Uno studio condotto da
Microsoft rivela che, in Italia, bambini e adolescenti hanno consapevolezza circa il
fenomeno del cyberbullismo e sono pronti ad affrontare i rischi.
Il 28% dei
giovani tra gli 8 e i 17 anni è stato vittima di
molestie online: si tratta del 9% in meno rispetto alla media registrata in 25 Paesi.
Questo è accaduto soprattutto grazie alla sensibilizzazione sul tema e al ruolo delle famiglie: la conoscenza del fenomeno in Italia è del
69% rispetto al
57% nel resto del Mondo e le famiglie sono mediamente più preoccupate (62% contro il 54%).
Dallo studio emerge che i
ragazzini italiani cadono più facilmente nella rete di persone aggressive se anche loro praticano atti di bullismo online. I più vulnerabili sono i
minori, soprattutto se trascorrono
più di 10 ore alla settimana su internet (36%).
Il
61% dei genitori parla con i propri figli dei rischi a cui sono esposti su internet, il
49% insegna i corretti
comportamenti da tenere online, il
38% controlla l'uso dei computer e il
25% chiede direttamente ai ragazzi se hanno subito atti di bullismo online. Un dato sorprendente riguarda il fatto che le
femmine siano maggiormente responsabili di atti di bullismo online rispetto ai maschi (19% contro il 12%).
Un ruolo importante nella lotta al fenomeno lo hanno anche le scuole: il
25% degli istituti possiede
regolamenti ufficiali contro il bullismo in rete e il 23% impartisce una formazione mirata agli studenti.
Occorre inoltre ricordare l'esistenza della campagna di sensibilizzazione online "
Stop Cyberbullismo" avviata dal
Ministero della Pubblica Istruzione nel 2008.
Due anni più tardi,
futuro@lfemminile ha riproposto l'iniziativa sotto forma di concorso rivolto ai ragazzi delle scuole superiori, in collaborazione con la
Provincia di Milano.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.