In questi ultimi 2-3 anni è tornata molto forte l'attenzione sul Mobile da parte del
settore bancario, alla luce dell'evoluzione tecnologica in atto: la rapida diffusione degli
smartphone - circa 25 milioni in Italia, con una previsione di crescita del 30% per il 2012 - e, in prospettiva, dei
tablet, sta cambiando rapidamente la modalità di offrire servizi e di fare comunicazione e marketing da parte del mondo aziendale e le banche, in questo, non fanno eccezione mostrando, al contrario, uno scenario in continuo fermento sia dal punto di vista tecnologico che da quello organizzativo.
E' questo un mercato dal potenziale estremamente elevato, tanto che si prevede che il
Mobile Banking possa riuscire, grazie alla diffusione e familiarità che gli italiani hanno con il telefono cellulare a raggiungere nel giro di pochi anni quasi tutti i possessori di
conto corrente in Italia e spingersi addirittura in alcune fasce di utenza non "bancarizzate".
Oggi la maggior parte delle banche (più del 70%) offre alla propria clientela almeno un servizio di Mobile Banking (sia esso un alert via Sms o la visualizzazione degli ultimi movimenti tramite Mobile site o App). Le banche che ad oggi non offrono servizi Mobile Banking, principalmente di piccole dimensioni nel 50% dei casi prevedono di realizzare i servizi nei prossimi sei mesi e nel 30% nel prossimo anno.
Questo lo scenario tracciato dal 1° Rapporto annuale dell'
Osservatorio Mobile Banking, coordinato da ABI Lab e dalla School of Management del Politecnico di Milano.
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