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Pioniere della realtà aumentata aggredito a Parigi

Steve Mann, che vive con una webcam innestata nel corpo, ha riferito di essere stato aggredito dai dipendenti di un McDonald's parigino.

Autore: Marco Passarello

Pubblicato il: 20/07/2012

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Steve Mann
è un professore dell'Università  di Toronto che da più di trent'anni svolge ricerche sulla realtà  aumentata e i computer indossabili.
Per questo motivo, da tempo si è fattoinnestare nel corpo delle protesi che gli permettono di riprendere quello che vede, nonchà© di avere informazioni proiettate direttamente nel proprio campo visivo.
Mann ha raccontato che il primo di luglio, in un McDonald's sugli Champs Elysees di Parigi, alcuni dipendenti del locale hanno cercato di strappargli di dosso le protesi, danneggiandole.
Mann avrebbe tentato di spiegare loro che le protesi sono attaccate al suo corpo e possono essere rimosse solo da un medico, e mostrando loro i documenti che lo certificano. Al che gli aggressori avrebbero strappato i documenti e lo avrebbero buttato fuori dal locale.
Sul suo sito Mann ha pubblicato le immagini catturate dal suo dispositivo (che, a suo dire, sono rimaste nella memoria solo a cause del danneggiamento, altrimenti sarebbero state subito cancellate). Qui sotto ne mostriamo una in cui appaiono le tre persone che avrebbero aggredito Mann (con i volti cancellati per ragioni di privacy).
pioniere-della-realta-aumentata-aggredito-a-parigi-2.jpgMcDonald's sostiene di avere avviato un'indagine interna, ma che tutti i dipendenti del locale sostengono che non sia avvenuto alcuno scontro fisico con Mann.
Nel frattempo, il futurologo Allen Kurzweil ha già  dichiarato che si è trattato del primo caso al mondo di aggressione contro un cyborg.



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