Un attacco informatico ha colpito il
sito del Tribunale del distretto di Khamovnichesky a Mosca, lo stesso che ha condannato a due anni di reclusione tre membri delle
Pussy Riot, le cantanti accusate di "teppismo motivato da odio religioso".
Ad annunciarlo la portavoce del collegio,
Darya Lyakh, affermando come sull'homepage del sito siano comparsi
slogan anti-Putin, l
'ultima canzone della band e il video di un cantante gay bulgaro.
Nello specifico, oltre alle clip musicali, sul sito sono state caricate molte frasi offensive con insulti al sistema giudiziario russo e la scritta "
Libertà alle Pussy Riot".
Le giovani sono state arrestate nei mesi scorsi per aver cantato contro Putin nella cattedrale di
Cristo Salvatore a Mosca: la canzone è intitolata "
Putin sta soffiando sul fuoco della Rivoluzione".
Dal Tribunale fanno sapere che si sta lavorando per ripristinare il normale servizio del sito.
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