Il titolo di
Facebook continua ad
affondare: nella giornata di ieri è infatti
sceso al di sotto dei 18 dollari, ben
20 in meno rispetto al prezzo fissato dall'Ipo.
In questi primi tre mesi di collocazione in Borsa, il valore di mercato di Facebook è
calato di 50 miliardi di dollari, più di quanto è stato bruciato in termini di capitalizzazione di borsa da
Lehman Brothers nell'anno che ha preceduto la
bancarotta.
Dal canto suo,
Mark Zuckerberg ha dichiarato che
non venderà titoli per 12 mesi e che il social network posticiperà
dal 29 ottobre al 14 novembre la scadenza del periodo di
lock up, cioè quando alcuni dei suoi dipendenti saranno liberi di vendere i loro titoli.
Secondo quanto è possibile leggere sul celebre quotidiano "
The New York Times", il calo "non sta creando problemi solo per gli investitori, ma sta creando dubbi anche all'interno della società sulla sua capacità di mantenere e attrarre i talenti, che sono la linfa vitale di ogni società tecnologica".
Un'aria totalmente diversa, invece, tira dalla parti di Cupertino: Apple è in continua crescita e da sola vale ben
624 miliardi di dollari, più di tutte le società quotate di Portogallo, Grecia, Irlanda e Spagna messe insieme.
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