Un recente
studio dell'Università di Birmingham rivela che tutti coloro i quali condividono e scaricano file illegali attraverso
BitTorrent, vengono
monitorati e successivamente
registrati da una società di controllo entro un massimo di tre ore.
I ricercatori – un team di scienziati informatici – hanno sviluppato un
falso client BitTorrent di file-sharing che ha registrato tutte le connessioni a cui si è collegato.
Grazie a questo stratagemma, secondo quanto è riportato nei dati raccolti, il sistema di monitoraggio non fa distinzione tra chi scarica a tutto spiano e chi invece scarica solo un film. Tutto ciò avrebbe lo scopo di riuscire ad
arginare il fenomeno della pirateria.
Alcuni proprietari di diritti d'autore europei e americani stanno già utilizzando gli
indirizzi IP raccolti dalle società di monitoraggio per richiedere ai fornitori di servizi internet gli indirizzi fisici a essi associati al fine di aprire un contenzioso.
Gli avvocati, però, hanno già messo in dubbio questo modo di agire, poichà© l'indirizzo IP indica semplicemente la
connessione che è stata utilizzata per il download, senza coincidere con un individuo specifico.
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