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FBI lancia database per il riconoscimento facciale

L'FBI intende lanciare un nuovo database per il riconoscimento facciale grazie al progetto Next Generation Identification (NGI).

Autore: Chiara Bernasconi

Pubblicato il: 11/09/2012

L'FBI è intenzionata a portare a un nuovo livello i sistemi di identificazione biometrica, ossia quelli che si basano su particolari unici del corpo come l'iride o le impronte digitali, grazie al progetto Next Generation Identification (NGI).
Del progetto fa parte un nuovo sistema di riconoscimento facciale che attinge a un database molto più ampio rispetto a quelli utilizzati finora e il cui sviluppo sembra essere costato un miliardo di dollari.
Il sistema è in fase di sviluppo dal 2008 e già  nel 2010 si vociferava che l'utilizzo di questa tecnologia NGI consentisse di identificare i sospetti, utilizzando una base di 1,6 milioni di fotografie.
Da quel momento in poi, il sistema ha iniziato a essere sperimentato in alcune zone degli Stati Uniti e, secondo le previsioni, lo si potrà  utilizzare su tutto il territorio nazionale entro il 2014, quando ci saranno a disposizione almeno 14 milioni di fotografie per il confronto.
NGI sarà  in grado di riconoscere i sospetti dalle riprese all'aperto e riuscirà  a seguire i singoli individui nei loro spostamenti. Inoltre, avrà  accesso anche al database del DNA, a quello delle scansioni dell'iride, delle impronte digitali e a tutti i dati biometrici raccolti.
Il senatore americano Al Franken, ha però così commentato: "Il riconoscimento facciale dà  vita a serie preoccupazioni circa la privacy che le impronte digitali invece non sollevano. Una volta che qualcuno entra in possesso del tuo volto, può ottenere il tuo nome, raggiungere il tuo account sui social network e può seguirti quando sei per strada, nei negozi, negli edifici governativi e nelle foto che i tuoi amici mettono online".
Di parere del tutto simile è il professor Alessandro Acquisti della Canergie Mellon: "La convergenza di riconoscimento facciale, social network e raccolta dei dati ha reso possibile usare dati pubblicamente disponibili e tecnologie economiche per produrre deduzioni delicate partendo da un volto anonimo".

Per tutta risposta, l'FBI replica che il sistema sarà  dotato unicamente dei dati sui criminali, mentre quelli dei cittadini con fedina penale pulita non ne faranno parte.


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