Dal
10° Rapporto Censis/Ucsi sulla comunicazione "
I media siamo noi. L’inizio dell’era biomediatica" si evince che il ruolo di Internet nel mercato della pubblicità è in crescita.
In una fase di prolungata contrazione degli investimenti pubblicitari che ha colpito tutti i media, Internet è l’unico mezzo ad aver incrementato il volume della raccolta pubblicitaria:
+12,3% nel 2011 rispetto all’anno precedente, arrivando a
636 milioni di Euro.
La fetta di mercato del web è ancora ridotta (il 7,4% del totale) e la gran parte della torta rimane al mezzo da sempre dominante (la tv assorbe
il 53,6% dell’intero budget), ma la pubblicità veicolata via Internet risulta capace di influenzare le scelte dei consumatori. In Internet le persone possono costruirsi una sorta di pubblicità "fai da te",
on demand, interattiva: cliccando sui banner quando hanno tempo e voglia e approfondendo le informazioni sui siti delle aziende commerciali (lo fa il 37,1% degli utenti web), cercando autonomamente pareri e feedback su un prodotto o un servizio nelle community online e nei forum di discussione prima di procedere all’acquisto (19%), cercando sui siti di e-commerce come
eBay (13,4%) o sui portali di acquisto come
Groupon (10,9%), rintracciando recensioni video su
YouTube (11,2%) o confrontandosi con gli amici nei social network (10,5%).
Non a caso, la pubblicità che in generale viene apprezzata di più è quella che informa (54%), poi quella che diverte (39%) e quella che emoziona (7%).
Negli ultimi dodici mesi, il 24% degli italiani ha acquistato un prodotto o un servizio grazie alla segnalazione pubblicitaria vista in televisione. Ma al secondo posto per capacità di influenza viene proprio
Internet: il 13,6% degli italiani ha fatto acquisti grazie alla réclame vista sul web.
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