Il presidente della commissione per l’
Intelligence della Camera di Rappresentanti Usa,
Mike Rogers, nel corso del programma “
60 minutes” in onda sulla
Cbs, ha così dichiarato: “Le società americane che stanno pensando di acquistare equipaggiature e prodotti dalle multinazionali cinesi
Huawei e
Zte dovrebbero trovare un altro fornitore se ci tengono alla loro proprietà intellettuale, alla privacy dei loro utenti, e alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti d’America”.
Dopo un’indagine durata
11 mesi, la commissione suggerisce di estromettere dal mercato le due aziende asiatiche e invita i legislatori a impedire fusioni e acquisizioni di altre società operate dalle due compagnie. La motivazione? Una
presunta influenza del Governo cinese nelle scelte e nel business delle aziende.
Dal canto loro,
Huawei e
Zte hanno respinto con forza le accuse: per
William Plummer, portavoce di Huawei si tratta di “pericolose interferenze politiche, che non servono a proteggere la sicurezza nazionale, ma mettono a rischio posti di lavoro e la stessa innovazione negli Usa”.
Zte, invece, mette l’accento sul fatto che le due società controllino una percentuale ridotta nel mercato delle telecomunicazioni americane, a differenza di altre città occidentali.
Il Ministro degli Esteri cinese
Hong Lei, ha invitato gli Stati Uniti a “mettere da parte i propri pregiudizi e rispettare i fatti, e fare prendere iniziative che all’economia e ai rapporti commerciali sino-americani, piuttosto che il contrario”.
A seguito della notizia, le
azioni Zte sono scese del 5%.
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