Si chiamano
David e Sif e sono i
due satelliti del sistema di geolocalizzazione europeo Galileo.
Come precedentemente annunciato dall’
Agenzia Spaziale Europea (Esa), i satelliti sono
partiti il 12 ottobre dalla
Guyana francese a bordo si un razzo
vettore russo Soyuz e si uniranno agli altri che sono già in orbita dallo scorso anno.
Obiettivo principale della missione è quello di raggiungere una
geolocalizzazione molto più precisa di quella di cui si dispone attualmente, ossia il
GPS americano.
Il GPS fu sviluppato
nel 1983 dal
Dipartimento della Difesa statunitense e reso disponibile per l'uso civile dall’allora presidente
Ronald Reagan.
Nel 2014, quando i satelliti Galileo entreranno pienamente in servizio, i 30 dispositivi in orbita si troveranno
su 3 piani inclinati rispetto al piano equatoriale terrestre e a una quota di
24mila Km.
Il sistema, anche se è stato concepito per essere indipendente, sarà
compatibile con il GPS.
Non resta che attendere che il sistema Galileo riesca a garantire una
copertura illimitata e una disponibilità di segnale nelle
aree urbane.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.