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I pirati fuggono tra le nuvole

The Pirate Bay ha rinunciato ai propri server e spostato i file nella cloud, per evitare le incursioni della polizia

Autore: redazione IT Tech & Social

Pubblicato il: 18/10/2012

Il celebre sito di condivisione file The Pirate Bay, più volte oggetto di polemiche e battaglie legali, ha deciso un cambiamento nella propria infrastruttura: ha rinunciato ai propri server sostituendoli con macchine virtuali ospitate da provider nella cloud.
The Pirate Bay ha però mantenuto il controllo del router di transito e del bilanciatore di carico, in modo che la privacy degli utenti venga preservata, e che i provider stessi siano ignari di ospitare il sito.
Questa operazione dovrebbe rendere molto più difficile un raid della polizia come quello avvenuto nel 2006, in cui i server del sito furono sequestrati.
"Se la polizia decidesse un altro raid nei nostri confronti, non ci sono server da sequestrare, solo un router di transito. Se seguissero le tracce fino a un altro paese e scoprissero il bilanciatore di carico, è solo un server senza dischi. Nel caso in cui scoprissero chi sono i provider nella cloud, otterranno solo immagini crittografate di dischi", ha dichiarato un portavoce al sito TorrentFreak.
L'operazione diminuisce anche i costi e la complessità della manutenzione, evitando che il sito possa andare offline per un guasto hardware come successo nei giorni scorsi.
Per gli utenti, in ogni caso, non cambierà nulla nel funzionamento del sito.

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