John McAfee è riuscito a fuggire dal
Belize, dove è ricercato per
omicidio, ed è apparso in pubblico in
Guatemala, dichiarando di voler chiedere
asilo politico per evitare l'estradizione.
Creatore del notissimo
software antivirus che porta il suo nome, dopo avere venduto la propria azienda ed essere divenuto milionario McAfee ha condotto una vita piuttosto eccentrica.
Trasferitosi in Belize per sfuggire alle tasse, è
accusato di avere ucciso a fucilate il proprio vicino di casa
Gregory Faull, un costruttore californiano con cui era in lite.
McAfee è riuscito a sottrarsi all'arresto per
due settimane, e dalla latitanza è riuscito persino a tenere aggiornato un
blog sul quale scriveva notizie, non si sa quanto veritiere, sulla sua vita di fuggiasco.
Nei giorni scorsi era stato
annunciato e poi smentito il suo
arresto, e sembra che si sia trattato di una
messinscena organizzata dallo stesso McAfee per distogliere l'attenzione delle autorità.
Ora McAfee è arrivato in Guatemala, dove ha dichiarato che chiederà asilo politico, poiché, se fosse consegnato alla polizia del Belize, la sua vita sarebbe in
pericolo.
Sostiene di essere
innocente, e che le autorità del Belize lo vogliono morto perché si è rifiutato di
finanziare i politici locali e perché è a conoscenza di informazioni riservate sulla loro
corruzione.
Dal canto suo, la
polizia del Belize ha ovviamente negato di voler fare del male a McAfee e di avere motivazioni diverse dal voler conoscere la verità sull'omcidio.
Il
primo ministro del Belize,
Dean Barrow, ha dichiarato: "Non vorrei essere scortese con questo signore, ma mi sembra sia estremamente
paranoico, se non addirittura
fuori di testa".
McAfee ha assunto un noto
avvocato guatemalteco per sostenere la sua richiesta di asilo.
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