La
Guardia di Finanza ha avviato indagini su
Facebook Italia.
Sembra infatti che il nucleo di
Polizia Tributaria delle Fiamme Gialle di Milano abbia svolto una serie di
accertamenti amministrativi presso gli uffici meneghini dell’azienda fondata da
Mark Zuckerberg.
Con tutta probabilità, dovrebbe trattarsi di un riscontro del
corretto adempimento degli obblighi tributari in Italia, essendo
Facebook una società a responsabilità limitata.
Secondo quanto risulta dall
’ultimo bilancio riclassificato, Facebook ha chiuso il 2011 con ricavi di poco
superiori ai 2 milioni di Euro e un utile di
53.473 Euro.
Il celebre social network ha la sede principale negli Stati Uniti e opera anche in Italia con una propria articolazione. La Finanza, però, non ritiene proprio corretta questa modalità operativa, poiché l’articolazione italiana sarebbe una “
stabile organizzazione” e, conseguentemente, la quota di fatturato su cui pagare le imposte nel bel Paese andrebbe aumentata.
Dal canto suo, Facebook fa sapere che “paga le tasse in Italia come parte della sua attività nel Paese e rispetta molto seriamente i propri obblighi ai sensi della legislazione italiana in materia fiscale. Facebook lavora a stretto contatto con le autorità fiscali di ogni Paese in cui opera per garantire la conformità con la legislazione locale. Facebook ha cooperato pienamente con la Guardia di Finanza nel corso delle indagini e intende continuare a farlo”.
Nei giorni scorsi, anche il Governo britannico aveva annunciato una
vera e propria stretta contro le multinazionali che riescono a eludere le tasse nel Paese.
Nel mirino ci sarebbero, oltre a
Facebook, Amazon, Google e Starbucks.
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