Dopo l'
accordo firmato due mesi fa con il Belgio, ora
Google ha posto fine anche alla sua disputa con la
Francia.
Oggetto del contendere era il fatto che Google, avendo sede europea in
Irlanda, paga (legalmente) pochissime tasse in Francia: appena 5 milioni di euro su un fatturato di
1,4 miliardi.
Gli
editori francesi avevano richiesto che Google pagasse dei
diritti ogni volta che visualizza un contenuto editoriale, e il governo francese li ha appoggiati minacciando di istituire una tassa ad hoc per Google.
Google, dal canto suo, ha risposto che avrebbe
escluso dal proprio motore di ricerca gli editori che avessero preteso diritti. Una minaccia che ha messo in luce la debolezza della posizione degli editori, che hanno comunque bisogno di Google per attirare pubblico sui propri siti.
Alla fine, Google ha stretto un accordo che prevede il versamento di
60 milioni di euro in cinque anni a favore di un
fondo per l'editoria digitale. Google si è inoltre impegnata a svolgere attività di consulenza per permettere agli editori di trarre il massimo dalla pubblicità online.
Il presidente francese
Francois Hollande si è dichiarato molto soddisfatto dell'accordo, "un modlelo per una partnership efficace che indica la direzione per il futuro dell'economia digitale globale".
C'è chi ha dipinto l'accordo come una
sconfitta di Google, che avrebbe capitolato riguardo alla necessità di pagare per i contenuti che indicizza.
Va fatto notare, però, che Google non pagherà direttamente gli editori, e la cifra che verserà non avrà un rapporto con la quantità di contenuti indicizzati. Inoltre la cifra versata e appena un ottavo rispetto a quanto gli editori avevano chiesto in primo luogo.
Si può dire senz'altro che Google se l'è
cavata con poco.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.