Anche
Apple è caduta
vittima degli hacker cinesi per la prima volta nella sua storia: si è trattato di un attacco informatico che è stato battezzato “
widespread cyber-security breach”.
Sono stati colpiti anche
alcuni computer Mac in dotazione ai dipendenti.
Dopo aver comunque rassicurato sul fatto che nessun dato fosse stato sottratto dall’azione del malware, Apple ha provveduto a distribuire un doppio “
update”
software (
Java for Mac OS X 10.6 Update 13 e Java for OS X 2013-001) volto a chiudere la
vulnerabilità di un plug-in di Java per i sistemi
OS X Snow Leopard e le versioni successive.
L’impatto dell’attacco è stato comunque minimo.
Nei giorni scorsi il presidente
Obama ha firmato un ordine esecutivo che mira a rafforzare la
collaborazione tra le aziende che forniscono le infrastrutture critiche e il
National Institute of Standards and Technology.
Il Pentagono ha poi confermato un piano di sostanziale rafforzamento delle risorse da destinare alle varie attività di cyber-sicurezza.
Dietro gli attacchi scagliati contro multinazionali, organizzazioni americane e agenzie governative vi sarebbe un gruppo di hacker che opera all’
interno di un edificio di Shanghai di proprietà dell’
Esercito Popolare di Liberazione cinese.
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