Alcune indiscrezioni rivelano che
Google starebbe per ricevere una
multa pari a 7 milioni di dollari per
violazione della privacy. La questione risale al 2010, quando un
procuratore del Connecticut ha denunciato Big G per il lavoro fatto dalle
Google Car: nei loro tragitti, infatti, le auto hanno salvato impropriamente i dati delle reti Wi-Fi libere incontrate. In questo modo, migliaia di reti appartenenti a cittadini privati sono finite negli archivi del colosso di Mountain View.
Dal canto suo,
Google ha ammesso di aver compiuto il fatto, ma si è anche giustificata imputando tutto a una porzione di codice inserita erroneamente nel software che gestiva le automobili.
Big G ha inoltre chiarito di
non aver alcuna intenzione di utilizzare i dati raccolti. Tali motivazioni, tuttavia, non sono state in grado di soddisfare l’accusa e le associazioni a tutela della privacy, infatti la prima multa (di
circa 100mila Euro) è stata
comminata già nel 2011.
Uno dei portavoce di Google,
Nadja Blagojevic, ha così dichiarato: “Siamo sempre molto impegnati per tutelare la privacy con i servizi Google, ma in questo caso non è avvenuto. È per questo motivo che abbiamo perfezionato rapidamente i nostri sistemi per risolvere il problema”.
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