Facebook, la piattaforma social più celebre del Mondo viene spesso criticata per i problemi legati alla privacy, ma il sito di Mark Zuckerberg risulta essere l’unico mezzo, per il 72enne reduce di Auschwitz
Menachem B, per poter
rintracciare il fratello gemello che non vede da
ben 68 anni.
I due fratelli si sono infatti
persi di vista in un lager a soli 4 anni e da allora non si sono più incontrati.
Gli unici dati che Menachem ha a disposizione e che riguardano il gemello sono che quest’ultimo è uscito vivo dal campo di concentramento e che ha tatuato sul braccio il
numero A7734.
Uno dei ricordi più vivi di Menachem riguarda il giorno della cattura da parte dei nazisti: i due fratellini stavano giocando nel giardino della loro casa situata all’epoca in una zona rurale dell’Ungheria, che oggi fa parte dell’Ucraina.
Per trovare il gemello, Menachem, che oggi risiede in Israele, si è affidato ad
Ayana KimRon, l'esperto genealogista che ha aiutato diversi sopravvissuti come lui a ricongiungersi con i propri cari.
KimRon, nel mese di maggio scorso, ha trovato sui social network un forum aperto da alcuni parenti e amici di Menachem. Dalle prime ricerche d'archivio, si evince che il fratello venne iscritto nei documenti, nel maggio del 1944, con il soprannome
Jolli.
Secondo KimRon i due bimbi, essendo gemelli, furono salvati per essere utilizzati come cavie dagli scienziati tedeschi per i loro esperimenti sulla razza.
Yana KimRon ha deciso di aprire una
pagina Facebook per aiutare Menachem a ritrovare il fratello.
La pagina, allo stato attuale, ha già
guadagnato 12mila “Like” e la foto di Meanchen da bambino è stata condivisa più di cinquantamila volte.
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