Allo stato attuale,
qualsiasi dispositivo connesso alla Rete può diventare un potenziale veicolo di infezioni.
Due ricercatori russi,
Nikita Tarakanov e Oleg Kupreev, hanno esposto un’analisi nell’ambito della “
Black Hat Europe”, conferenza dedicata ai temi della sicurezza, dichiarando che i dispostivi da tenere particolarmente d’occhio sono le
chiavette 3G e 4G che si usano per la navigazione online, poiché sarebbero particolarmente vulnerabili.
I ricercatori hanno analizzato i softwares presenti nelle chiavette trovando alcune caratteristiche sfruttabili dai vari hacker.
Tarakanov ha spiegato che
ciascuno di questi modem viene venduto con un file di sistema preinstallato, una specie di “mini sistema operativo” risultato poi facilmente attaccabile: “È molto facile modificarlo e copiarlo sul dispositivo di nuovo. Ci sono diversi strumenti online per farlo. Un software dannoso nel computer potrebbe trovare il modello e la versione del modem e riscrivere il file di sistema, infettando così tutti i computer su cui la chiavetta viene usata”.
Anche i
file di configurazione, ossia quelli che vengono utilizzati per installare il modem nel computer, sono
facilmente attaccabili e modificabili allo stesso modo.
Alla conferenza si è inoltre parlato di altri possibili veicoli di software dannosi per il computer: paradossalmente, uno di questi è rappresentato proprio dai programmi antivirus.
Ben Williams, specialista dell’azienda
Ncc Group, ha così dichiarato: “Più dell’80% dei prodotti che abbiamo testato, tra cui quelli delle principali aziende di antivirus hanno delle serie vulnerabilità abbastanza facili da trovare per un esperto”.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.