È ormai risaputo da tempo che il
Governo cinese spia i cittadini al fine di individuare persone potenzialmente “pericolose” e censurare le comunicazioni che non sono in linea con il pensiero del regime.
Un’ulteriore prova di questa politica riguarda l’
alterazione della versione di Skype utilizzata nel Paese asiatico per poter individuare specifiche
parole chiave nelle chat, sia per censura, sia per sorveglianza.
Il sistema è frutto del lavoro di
Jeffrey Knockel, studente dell’
Università del New Mexico che due anni fa ha intrapreso un progetto riguardante
TOM-Skype, la versione cinese del celebre software per la chat e il VoIP. Knockel è riuscito a individuare un file criptato che
TOM-Skype scarica periodicamente, all'interno del quale è contenuta una lista di parole che viene aggiornata frequentemente.
Una volta decrittato il file, Knockel ha scoperto che il suo contenuto si aggiunge a una lista già integrata nell’applicazione.
Nello specifico, i termini riguardano diverse tematiche: si va da eventi storici, per arrivare alla pornografia, passando per le organizzazioni specifiche. Quando viene individuata una parola, viene poi
inviata una copia a un server di TOM-Skype insieme al nome utente dell'autore, alla data, all'ora, e allo stato del messaggio. Tale controllo non riguarda solo gli utenti di TOM-Skype, ma anche tutti coloro i quali comunicano con chi utilizza l’applicazione.
Dal canto suo,
Microsoft, a tal proposito, ha dichiarato quanto segue: “In qualità di partner maggioritario di questa joint venture, TOM Online ha stabilito le procedure necessarie conformi agli obblighi stabiliti dalle leggi locali. Anche se siamo un partner minoritario, ci rendiamo conto di avere comunque delle responsabilità. Microsoft sta lavorando per mettere in atto i cambiamenti più appropriati necessari per risolvere questa criticità”.
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