Facebook risponde alle
perplessità degli utenti in merito ai dati personali, alle applicazioni e all’identificazione sul nuovo Home, lo specifico
ambiente Android per smartphone e tablet.
Da Menlo Park fanno innanzitutto sapere che Facebook Home non raccoglie informazioni di utilizzo da altre applicazioni e che i dati relativi all’ubicazione non sono utilizzati in modo diverso da
come fa già Android. Per quanto concerne le
pratiche di raccolta, Facebook ha così risposto: “Home raccoglie informazioni quando si interagisce con il servizio, come un like o commentando un post o inviando un messaggio. Home può anche raccogliere altre informazioni su come lo si utilizza. Per esempio, Facebook mantiene un elenco delle applicazioni nell’app launcher. Memorizziamo queste informazioni in forma identificabile per 90 giorni e le utilizziamo per fornire il servizio e migliorarlo. Nei dispositivi preinstallati Home è in grado di visualizzare le notifiche di sistema, il che significa che mostrerà le notifiche da applicazioni sul telefono. Dal momento che queste notifiche vengono visualizzate in Home,
Facebook raccoglie informazioni sulla notifica (ad esempio quali app li sta generando), ma non il contenuto della notifica stessa. Togliamo le informazioni di identificazione da questi dati dopo 90 giorni”.
In merito alle
applicazioni esterne, il social network di Mark Zuckerberg precisa quanto segue: “Home può soltanto interagire con se stesso. Per esempio, Facebook potrebbe vedere se si lancia un’applicazione mappa, ma Facebook non riceverebbe informazioni di alcun tipo derivanti dall’applicazione. Naturalmente, alcune applicazioni sono già abilitate in Facebook in modo da poter condividere questa attività, ma questa integrazione esisteva molto prima del lancio di Home e l’applicazione dirà all’utente se è disponibile questa opzione, eventualmente eliminabile”.
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