Il
World Economic Forum ha stilato la dodicesima edizione del
Global Information Technology Report.
Dalla ricerca emerge il
forte impatto generato dalla proliferazione delle tecnologie ICT sulla crescita economica e sull’occupazione in 144 Paesi del Mondo.
Il
Networked Readiness Index (NRI) ha aggiornato il livello di preparazione delle varie economie globali per lo sfruttamento dell
'Information Technology (IT) nello sviluppo di benessere e competitività nazionale.
Anche quest’anno, a farla da padrone sono i Paesi del Nord Europa:
al primo posto troviamo la Finlandia, seguita da Singapore e dalla. Nella top ten troviamo anche Norvegia e Svizzera, con gli Stati Uniti e Taiwan agli ultimi due posti. E l’
Italia? Il nostro Paese si trova
in 50esima posizione, dietro ad altri Paesi mediterranei come
Spagna e Malta.
Dal report si evince che vi è una netta
spaccatura tra i Paesi che sono in grado di investire in maniera significativa nelle infrastrutture di rete e quelli invece che restano inevitabilmente indietro per mancanza di fondi o visioni troppo accorte del “futuro iperconnesso”.
Le
attività di digitalizzazione delle PA o delle imprese hanno portato a un aumento quantificabile in
193 miliardi di dollari nel PIL mondiale.
Secondo quanto affermato nella ricerca, un
aumento del 10% nell'indice di digitalizzazione di un Paese porterebbe ad una crescita dello 0,75% PIL pro-capite, oltre che ad una diminuzione nel livello di disoccupazione pari all'
1,02%.
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