Alcune indiscrezioni rivelano che vi sarebbero anche due hacker italiani,
Luigi Auriemma e Donato Ferrante, tra i contractor della
National Security Agency.
I due, da Malta, gestiscono la società
ReVuln che ha come clienti la
Nsa e anche colossi come
Google. Secondo il quotidiano “
The New York Times” la società
individua le falle zero-day e le passa a chi le richiede.
Dopodiché possono vendere eventuali contromisure a chi è afflitto dal problema.
Oltre a ReVuln, esistono anche
Vupen di Montpellier in Francia, Exodus Intelligence con sede ad Austin nel Texas, Endgame che invece si trova in Virginia.
Questo tipo di mercato è ricco, con profitti estremamente alti ed è costituito da miriadi di società di intermediazione.
Con la discesa in campo di servizi governativi, però, il mercato è diventato più ingovernabile perché la cosiddetta cyberguerra ha innalzato il tariffario delle società esperte in pirateria informatica, mettendo in seria difficoltà i colossi dell’informatica.
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