Un recente studio rivela che lo spam su
Facebook porterebbe a un giro di affari di circa
200 milioni di dollari l’anno.
Si tratta certamente di una cifra impressionante, che ci fa comprendere, se pur in maniera approssimativa, quanto i sistemi che notoriamente infastidiscono gli utenti riescano tuttavia a generare notevoli guadagni.
La ricerca è stata condotta da
Andrea Stroppa, Carlo De Micheli e Danny Di Stefano.
I tre ricercatori, attraverso due diversi server, hanno analizzato
700mila messaggi su Facebook, scoprendo che
almeno 37mila sono riconducibili a tentativi di spam.
Il tutto è legato dal numero di “
Mi piace” registrati da ciascuna pagina del celebre social network: in una pagina da
30mila “Mi piace”, per esempio, ciascun post di spam potrebbe portare a un
guadagno che va dagli 8 ai 20 dollari. Per le pagine con 100mila “Mi piace”, invece, si potrebbe
arrivare addirittura a 200 dollari per ciascun messaggio. Occorre però precisare che le regole di Facebook impediscono agli utenti di
pubblicare annunci pubblicitari senza il consenso dell’azienda, anche se questa pratica avviene comunque e molte persone riescono così a guadagnare sfruttando lo spam.
I ricercatori ritengono che questo potrebbe essere dovuto a
controlli non adeguati condotti dal social network di Mark Zuckerberg stesso, portando così gli utenti a essere infastiditi da pubblicità indesiderate.
Dal canto suo, Facebook ci ha tenuto a precisare che
la lotta allo spam è una delle priorità della società: proprio per questo motivo, il
colosso di Menlo Park sta continuando a lavorare su sistemi sempre più avanzati che possano consentire al pubblico di combattere tali pratiche non accettate dal social network.
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