Twitter sbarca a
Wall Street.
Da oggi, infatti, I titoli del sito di microblogging saranno
scambiati al New York Stock Exchange con la sigla
Twtr.
Il prezzo fissato per ciascuna azione è di
26 dollari, con una valutazione di mercato pari
18,1 miliardi.
L’IPO da 70 milioni di titoli dovebbe garantire a Twitter una
raccolta superiore agli 1,8 miliardi cui si aggiunge un'opzione per altri
10,5 milioni da esercitare entro 30 giorni con cui si arriverebbe così a circa
2,1 miliardi di dollari.
Nonostante ciò, il
bilancio di Twitter è ancora in rosso. Lo scorso anno, la società ha registrato una
perdita pari a 79,4 milioni, con un giro di affari di 317 milioni.
Nei primi 9 mesi di questo 2013 il fatturato sarebbe
pari a 422 milioni di dollari, mentre si evidenziano
perdite in crescita a 134 milioni. Secondo gli analisti ci si troverà di fronte a una svolta nei profitti nel 2015, grazie agli investimenti pubblicitari ormai tutti dirottati su Internet: si prevede un
giro d’affari di 1,9 miliardi, ossia circa il triplo rispetto ai ricavi stimati per il 2013.
Il cofondatore del sito cinguettante,
Evan Williams, è il principale azionista con una
quota pari al 12% che vale oltre 1,4 miliardi. L’altro fondatore,
Jack Dorsey, possiede una quota che è stata
valutata in 586 milioni, mentre quella del Ceo
Dick Costolo vale
192 milioni.
Il secondo principale azionista individuale è Peter Fenton, membro del board del gruppo, con una partecipazione pari a
789 milioni in valore.
Tra gli investitori istituzionali troviamo il fondo di
trade private equity Rizvi Traverse che controlla il 18% di Twitter per un controvalore di
2,1 miliardi.
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