Continua la
diatriba sugli e-book tra Hachette e Amazon: questa volta, dalla parte della casa editrice si sono schierati 300 scrittori, tra cui anche
alcuni premi Nobel per la letteratura.
L’obiettivo è quello di chiedere al colosso dell’e-commerce di eliminare “le tattiche monopolistiche illegali” utilizzate per
far desistere Hachette dalla sua politica sul prezzo. Nello specifico, l’azienda di Jeff Bezos intenderebbe proporre i libri digitali della casa editrice francese a un costo molto ridotto rispetto a quello attuale, ma dopo il no di Hachette, Amazon ha deciso di dilatare i tempi di spedizione dei volumi della casa editrice, nonché di attuare l’impossibilità da parte degli utenti di utilizzare sconti e promozioni sui suoi prodotti.
Dal canto suo,
il manager letterario Andrew Wylie ha chiamato a raccolta oltre 300 scrittori, tra cui moltissimi che non hanno nulla a che vedere con Hachette.
Autori del calibro di
Orhan Pamuk, V.S. Naipaul, Philip Roth, Milan Kundera e Salman Rushdie hanno firmato una lettera in cui chiedono al dipartimento di Giustizia statunitense di aprire un’inchiesta contro Amazon.
E altri 900 scrittori del gruppo Authors United si sono uniti alla disputa con una lettera pubblicata sul
New York Times.
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