Google ha deciso di tentare di
porre un freno al dilagante fenomeno della pirateria informatica, intervenendo con un aggiustamento ai propri algoritmi: l’obiettivo è quello di rendere meno reperibili i contenuti illeciti messi a disposizione.
Big G ritiene che il punto di partenza sia iniziare a penalizzare fra i risultati di ricerca i siti più colpiti dalle segnalazioni di violazione del copyright.
Già nel 2012, il colosso di
Mountain View aveva annunciato il proprio impegno per affondare, fra le pagine dei risultati, i link che puntassero a contenuti protetti dal
copyright e ospitati illegalmente su siti segnalati.
Da questa settimana, inoltre, si migliorerà la visibilità dei risultati offerti da fonti autorizzate.
A Google importa molto ridimensionare le proporzioni della propria responsabilità nel contesto dell’illegalità online: la pirateria informatica continuerebbe anche senza i motori di ricerca, attraverso meccanismi virali, il passaparola e, ovviamente, i social network.
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