Tim Cook ha recentemente annunciato che donerà tutta la sua fortuna in beneficenza nonappena terminato di pagare per gli studi di un nipotino di dieci anni.
Il 54enne numero uno di Apple ha fatto sapere di aver già cominciato a scrivere assegni in segreto ma che affronterà la filantropia in modo più sistematico una volta libero dagli impegni familiari.
Con questo annuncio, Cook entra nel gruppo dei miliardari filantropi guidati dall'ex-capo di
Microsoft Bill Gates e dall'amico
Warren Buffett.
Nel 2010, Buffett e Gates avevano invitato altri paperoni d'America a donare almeno metà dei loro beni per cause filantropiche e a suggerire ad altri di fare altrettanto: hanno aderito al "
Giving Pledge" anche
Mark Zuckerberg e Sheryl Sandberg di Facebook e Richard Branson di Virgin.
Del nipote di Cook si sa ben poco, se non quanto affermato dallo stesso amministratore delegato di Apple: "Gli voglio molto bene, e quando lo guardo e penso di lasciargli un mondo peggiore di quando sono entrato mi dico che non c'è peccato peggiore".
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