Il suo nome è
Urbanscope ed è
un progetto che è stato presentato a Milano per comprendere cosa accade in una città in tempo reale.
Nello specifico, per gli ideatori, analizzare 'in real time' i flussi di dati 'open data' generati da smartphone, telefonate e social network come
Twitter e Facebook può servire a capire meglio come funziona e come si muove una città.
Come prima città dove Urbanscope sarà sperimentato è stato scelto il capoluogo lombardo.
Definito il 'macroscopio' di una città,
Urbanscope vuole essere lo strumento attraverso cui raccogliere dati e interpretarli per conoscere la società di una città, e per analizzare i luoghi verso cui la città si muove, di giorno e di notte.
Chiamare, accedere a Facebook, leggere le email o utilizzare
Whatsapp sono "semplici gesti quotidiani" che generano "tracce digitali". Le tecnologie utilizzate da Urbanscope servono a interpretare in tempo reale queste tracce.
Dai primi test effettuati a Milano utilizzando la tecnologia di Urbanscope si è scoperto che
tra le chiamate telefoniche da cellulare prevalgono quelle da e verso i paesi europei, segno di quanto la città meneghina sia diversificata in etnie.
Analizzando la lingua con cui sono stati scritti i tweet scambiati sotto la Madonnina, è invece emersa una Milano che
parla in italiano con se stessa e l’Italia, una Milano internazionale che parla in inglese con il resto del mondo, una Milano multietnica, proiettata verso le nuove comunità cittadine e quelle di origine.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.