Lunedì 7 settembre, la Polizia di Stato ha arrestato un ventenne di Nardò, un paese della provincia di Lecce, con l’accusa di lesioni, rapina impropria, violenza privata, minacce e danneggiamento aggravato. Il mandato è scattato dopo che una
ragazza, per sfuggire alla violenza del fidanzato, ha cercato rifugio all’interno degli uffici di una ditta i cui dipendenti erano intervenuti in suo aiuto. Una volta giunti sul posto, gli agenti di polizia hanno constatato che il ragazzo non solo aveva provocato alla ragazza
ecchimosi e contusioni varie, ma aveva anche
danneggiato gravemente il cancello d’ingresso della ditta, tentando di sfondarlo con la propria vettura. Il ragazzo ha continuato a
minacciare di morte le persone presenti all’interno della struttura fino a quando non è stato bloccato dalla polizia.
Secondo le dichiarazioni raccolte dai militari è emerso che le violenze sono nate dal rifiuto della ragazza di rivelare la password del suo account Facebook al giovane che l’ha poi colpita al volto e si è appropriato della sua borsa.
Il ventenne è finito in manette e, su disposizione del pm della Procura di Lecce,
Miglietta, è stato condotto agli
arresti domiciliari.
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