Steve Jobs viene considerato un rivoluzionario del mondo tecnologico, ma persino lui
non voleva che i suoi figli usassero dispositivi tecnologici in casa, compresi quelli Apple come iPod, iPad e iPhone.
Lo avrebbe rivelato lo stesso Jobs ad un giornalista del
New York Times in un’intervista del 2010, pubblicata nel 2014, in cui confessava di limitare l'uso della tecnologia ai figli a casa.
Steve Jobs non è stato l'unico capo di un’ azienda leader nel mondo dell'high-tech a pensare che la tecnologia non deve invadere la vita dei piu' giovani.
Anche l’attuale amministratore delegato di
3D Robotics, società leader nella produzione di droni,
Chris Anderson, ha imposto dei limiti di tempo su tutti i dispositivi nella sua casa.
Anderson ha ammesso di temere per i suoi 5 figli, dai 6 ai 17 anni, che potrebbero cadere in balia dei pericoli della tecnologia, che lo stesso A.D. di 3D Robotics avrebbe provato in prima persona. Anderson fa riferimento a rischi provocati dall'esposizione a
contenuti dannosi come la pornografia, il bullismo ed alla dipendenza dai dispositivi tecnologici.
Punti di vista simili avrebbe anche
Evan Williams, uno dei f
ondatori di Blogger e Twitter.
Non tutti però sono dello stesso parere. Secondo
Ali Partovi, uno dei fondatori di
iLike e consigliere di
Facebook, Dropbox e Zappos, si dovrebbe fare una netta distinzione fra chi perde tempo davanti ad un computer, “consumando” contenuti e chi invece lo passa per creare qualcosa.
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