Kepler è una missione spaziale della
NASA e fa
parte del programma Discovery, il cui scopo è la ricerca e conferma di pianeti simili alla Terra in orbita attorno a stelle diverse dal Sole.
Ciò è reso possibile dal telescopio spaziale Kepler, così chiamato in onore dell’astronomo tedesco del diciassettesimo secolo
Johannes Kepler.
La sonda era stata
lanciata con successo il 7 marzo 2009. Al momento i ricercatori della NASA hanno analizzato i dati catalogati da Kepler fino a luglio del 2015, nel quale erano inseriti 4.302 potenziali pianeti: per 1.284 di questi la probabilità di essere effettivamente un pianeta supera il 99%, il minimo necessario per attribuire a un corpo celeste non ancora identificato quello stato.
Per altri 1.327 è probabile che si tratti di pianeti, ma non ci sono certezze sufficienti, i restanti 707 sono corpi celesti di altro tipo.
Partendo dall’esistenza di 1.284 pianeti esterni al sistema solare (esopianeti),
facenti parte della nostra Via Lattea, si è stabilito che 550 di questi sarebbero rocciosi come la Terra e nove orbitano attorno alla stella nella fascia “abitabile” con temperature di superficie che consentirebbero la presenza di acqua allo stato liquido e forme di vita.
Le parole magiche che renderebbero possibile una forma di vita sono infatti sempre le stesse:
acqua, pressione atmosferica, orbita, anidride carbonica e rotazione.E proprio di queste condizioni sono da sempre alla ricerca gli scienziati e gli studiosi di tutto il mondo, per dare una risposta all’interrogativo che l’uomo da secoli si pone: “siamo soli nell’ universo?”.
Intanto il telescopio spaziale Kepler continua il suo lavoro e
rimarrà operativo almeno fino al 2018.
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