Apple ha annunciato l'acquisizione dell'applicazione
Shazam per
400 milioni di dollari, una cifra molto distante dal
miliardo di dollari di valutazione che aveva ricevuto Shazam qualche tempo fa. Nonostante sia molto utilizzata, l’app non ha del resto mai prodotto molti ricavi: circa 54 milioni di dollari nel 2016.
"Siamo entusiasti del fatto che Shazam e il suo talentuoso team si uniranno a Apple" si legge in una nota ufficiale diffusa dall'azienda di
Tim Cook. "Dal lancio dell'App Store, Shazam si è costantemente classificata come una delle app più popolari per iOS. Oggi è utilizzata da centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, su più piattaforme. Apple Music e Shazam sono una combinazione perfetta, condividono la passione per la musica e offrono esperienze musicali eccezionali ai nostri utenti. Abbiamo in serbo progetti entusiasmanti e non vediamo l'ora di unirci a Shazam non appena l’accordo di oggi verrà approvato".

La relazione tra Shazam e Apple è stata sempre molto stretta, però con questa acquisizione Apple si assicurerà il pieno controllo dell'applicazione tagliando fuori gli altri concorrenti del settore, in primis
Spotify.
L'app è in grado di identificare anche film e serie da un breve frammento sonoro, è di fatto già integrata in Siri. Se infatti domandiamo all’assistente virtuale "Hey Siri, di chi è quella canzone?"
a risponderci è proprio Shazam.
Ma l'acquisizione permetterà soprattutto ad Apple di risparmiare le
costose royalty versate a Shazam per far sì che l'applicazione offrisse di default la possibilità di acquistare i brani riconosciuti su iTunes.
La stessa tecnologia di Shazam potrebbe anche portare molto ad Apple. L'applicazione non è diventata il leader di mercato per caso. Offre, infatti, semplicemente il miglior algoritmo di riconoscimento musicale, essendo in grado di riconoscere una canzone in poche note. Una funzionalità che Apple potrebbe integrare nella sua applicazione musicale,
Apple Music, ad esempio.
Ma Shazam è anche
una miniera d'oro di dati. Con oltre un miliardo di download nel 2016, l'app
ha informazioni su milioni di persone. Ad esempio i dati sull’ascolto di canzoni potranno aiutare Apple a migliorare le performance dell'assistente virtuale
Siri e di HomePod, il primo speaker intelligente sviluppato dall’azienda che verrà lanciato nel 2018.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
BitCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.